L’amore rende chiaroveggenti, spinge lo sguardo più in alto e più nel profondo

Una ispirazione buona mi ha visitato in questa mattina lungo la via del ritorno dalla santa Messa dopo aver ricevuto la grazia di venir inabitato dalla presenza del e dell’amore del Cristo eucaristico, mentre contemplavo il chiarore di questo nuovo e strano giorno così ricco di luce.
L’amore, l’amore reale, operoso, attivo, l’amore paziente, silenzioso e che sa attendere, dilata il cuore.
L’amore è un peso dolce, è un giogo dolce e al tempo stesso doloroso; ci divide da noi stessi, ci fa perdere noi stessi e fa tornare rinnovati a noi stessi, allarga il cuore e al tempo stesso lo ferisce; lo sacrifica e perciò lo salva.
«Dividimi dalla mia anima, così ch’io veda
i peccati come ferite aperte, e l’impavido battito della vita
finché io possa salvare me stesso come farei
con uno sconosciuto per strada».
GKC – La spada della sorpresa
L’amore amplifica il cuore, lo rende più capiente, più capace, più ospitale. Non è mai invano. Dona pace, dona luce, una luce che scalda, appena appena, come una lampada; dona freschezza, come l’acqua che zampilla, dona libertà, dona follia, dona chiarezza.
Guardate a Lui e sarete raggianti, *
non saranno confusi i vostri volti.
Sal 33
«L’amore rende chiaroveggenti, spinge lo sguardo più in alto e nel profondo. Ordina e fissa la verità finita intorno al polo della verità assoluta. Mediante il movimento della sua dedizione viene inondato da flutti di verità, il cui contrassegno è una pienezza che non scade in schemi umani. Perciò l’amore, quanto più si rivela, tanto più riceve sempre più nuove verità da rivelare. La sua interiore ricchezza aumenta a misura che si dona. Il suo mistero cresce quanto più si manifesta. […] L’irriducibile residuo dell’incomunicabile in ogni dedizione e svelamento che aumenta con l’aumentare della comunicazione, lascia brillare dietro il libero svelamento come segno della verità questa ulteriore qualità di ogni verità: che nasconde in sé stessa un mistero che resta»
HUvB – Verità del Mondo
Francesco Tosi: 1986 Rimini, avevo così voglia di vivere che sono nato prima di nascere (al quinto mese), poi ho continuato a nascere e rinascere nel corso della mia vita, in spirito, acqua e sangue.
Filosofo per forma mentis e formazione, letterato e Teo-filo per passione, editore digitale per professione, fanno di me un cultore del verbo e servitore della parola (altrui).
Autore di tesi di laurea su un cardinale della Chiesa Cattolica, ex gesuita, von Balthasar, e su un letterato anglicano, Lewis che hanno in comune una visione teo-drammatica dell’esistenza, sto ultimamente dilettandomi nella loro revisione e pubblicazione.